FABBRICA DEL VAPORE
Recupero edificio "Cattedrale"
2006 - 2010
Comune di Milano
Importo delle opere: € 3.248.450,25
Sono state svolte attività di:
- Progettazione integrale preliminare, definitiva ed esecutiva;
- Coordinamento della Sicurezza in fase di Progettazione.
2006 - 2010
Comune di Milano
Importo delle opere: € 3.248.450,25
Sono state svolte attività di:
- Progettazione integrale preliminare, definitiva ed esecutiva;
- Coordinamento della Sicurezza in fase di Progettazione.
La "Cattedrale" è sicuramente l'edificio più rappresentativo della Fabbrica del Vapore, la vasta area compresa tra le vie Procaccini, Nono e Messina edificata nei primi anni del '900 ed inizialmente sede di produzione di materiale ferrotramviario, dove il Comune di Milano ha voluto realizzare un centro dedicato alle espressioni della cultura giovanile. Il nome Cattedrale deriva dal particolare impianto dell'edificio, che ricorda appunto quello tipico delle cattedrali paleocristiane: un'ampia navata centrale affiancata da due navate laterali più piccole e di minore altezza.
La "Cattedrale" è sicuramente l'edificio più rappresentativo della Fabbrica del Vapore, la vasta area compresa tra le vie Procaccini, Nono e Messina edificata nei primi anni del '900 ed inizialmente sede di produzione di materiale ferrotramviario, dove il Comune di Milano ha voluto realizzare un centro dedicato alle espressioni della cultura giovanile. Il nome Cattedrale deriva dal particolare impianto dell'edificio, che ricorda appunto quello tipico delle cattedrali paleocristiane: un'ampia navata centrale affiancata da due navate laterali più piccole e di minore altezza.
Il progetto dell'architetto Emilio Premarini ha previsto la creazione di spazi polifunzionali dedicati all'allestimento di esposizioni e rappresentazioni teatrali o cinematografiche anche in contemporanea, e la creazione di un'ampia zona di ristoro con recupero dell'affaccio sulla via Messina. La copertura della navata centrale, realizzata con capriate metalliche chiodate a caldo sormontate da una semplice struttura in legno e tegole, è stata oggetto di un complesso intervento architettonico e strutturale che mediante la saldatura di elementi aggiuntivi e l'inserimento di idonee controventature ha permesso l'integrale conservazione delle capriate stesse, pregevole esempio di archeologia industriale, nonostante il necessario adeguamento alle attuali normative che prevedono ovviamente un manto di copertura di peso e portata ben maggiori.
Il progetto dell'architetto Emilio Premarini ha previsto la creazione di spazi polifunzionali dedicati all'allestimento di esposizioni e rappresentazioni teatrali o cinematografiche anche in contemporanea, e la creazione di un'ampia zona di ristoro con recupero dell'affaccio sulla via Messina. La copertura della navata centrale, realizzata con capriate metalliche chiodate a caldo sormontate da una semplice struttura in legno e tegole, è stata oggetto di un complesso intervento architettonico e strutturale che mediante la saldatura di elementi aggiuntivi e l'inserimento di idonee controventature ha permesso l'integrale conservazione delle capriate stesse, pregevole esempio di archeologia industriale, nonostante il necessario adeguamento alle attuali normative che prevedono ovviamente un manto di copertura di peso e portata ben maggiori.